Mini 4wd alla 24 ore

Recentemente ho trovato il tempo per costruire un paio di modelli acquistati un’eternità fa.  Indipendentemente dalla bontà del risultato il solo fatto di passare del tempo a montarli e dipingerli mi stacca la mente e mi rilassa.
Si tratta di due modelli “particolari”. La SHADOW SHARK in versione “italia special”

e la TOYOTA TS050 Hybrid fresca ri-vincitrice della 24 ore

La prima è una versione “riconoscente” al mercato italiano (terzo mercato al mondo in fatto di mini4wd, dopo il mercato locale e quello asiatico) con livrea che riprende i colori di bandiera. Il fatto che sti Jappo si siano sbilanciati a tal punto non può che far piacere (d’altronde gli abbiamo riempito gli stiamo riempiendo il portafogli). Io ci avrei aggiunto una “n” nel titolo ma è anche vero che mastico l’inglese ad un livello da vergogna.

Del contenuto mi piacciono i cerchi antracite e le gomme verde strano. Vabbè il montaggio  è eseguito in modalità standard, ovvero modello uso scaffale, le piste sono un ricordo archeologico.

Si capisce che il modello sarà destinato solamente allo scaffale?
Si, si capisce. Perché con le gomme lasciate in quello stato non si andrebbe da nessuna parte…
Un pò di mascherature ed aeropenna,

Dice: ma passi il rosso sul rosso? che senso ha?
Lascia fare…

La seconda è una scatola di montaggio “insolita”, che nulla avrebbe a che fare col vero mondo delle mini (a meno che non si inizi a creare la categoria #riproduzioneautorealidacorsa) e proprio per questo mi attrattò [poetic].
Non sono mai stato un grande fan di “…ma siete proprio dei geni” e nemmeno dell’auto in sè, che ha vinto 2 volte correndo senza rivali (opinione personale), penso  che fondamentalmente il modello sia stato prodotto
1° perchè è una auto Jappo
2° perchè al volante c’era Nakajima, insieme ad altri due sconosciuti
Nella confezione spicca subito la carrozzeria in lexan in due parti

Ed un numero infinito di decals da appiccicare.
Tocco di classe: i passaruota pretagliati.
Si capisce che il lavoro è stato fatto in tempi diversi e più dilatati di un semplice report? Si, si capisce, perchè cambia la tovaglia.
Questa volta il tocco d’ aeropenna è ovviamente necessario

ed il risultato finale è abbastanza soddisfacente. A mio parere tutti quegli adesivi, oltretutto non facili da far combaciare anche se pretagliati alla perfezione, rendono l’estetica un po troppo confusa. Ma è una replica.
Vabbè, l’importante è che ne siano rimasti contenti anche loro.