Di recente ad una fiera del settore ho potuto verificare con mano come funziona il mercato della contraff-legale soffermandomi su un prodotto molto simile proposto in più stand.
Parlo delle Kyosho mini-z moto racer
Le motociclette radiocomandate in scala 1:20 che tutti conosciamo erano in tenera compagnia. Nella stessa fiera, nella stessa giornata, 3 stands posti ad una distanza pedonabile di ca 32,50mt, proponevano lo stesso prodotto ad esigenze di portafoglio nettamente diverse. Tralasciamo un attimo il concetto di “stesso prodotto” perchè è consolidato che lo sia solo esteticamente ma a mio parere la differenza di costo è assolutamente eccessiva. Andando per ordine si poteva comperare allo stand Kyosho la già sopracitata ad euro 143,00-(prezzo fiera); girato l’angolo allo stand XciteRC si portava a casa questa
per euro 35,00-(prezzo fiera); per finire in fondo al padiglione, al “solito” stand si poteva portare a casa una fiammante Shen-qi-wei per euro [vedere confezione in basso a sinistra]
Giochiamo al TROVA LE DIFFERENZE?
Vi aiuto subito, esteticamente (se si tralascia il fattore colorazione/ sponsor) non ve ne sono. Il fatto che la Honda Repsol di Pedrosa con casco Arai sia una Honor Republic di Petrosa con casco Arak potrebbe essere un problema irrilevante se poi si comportasse a modo.
L’ho provata.
Partiamo dal radicomando che è ovviamente in 2,4gHz come oggi lo è qualsiasi prodotto radiocomandato, anche se presenta ancora tracce di olio di palma. Ha sterzo on/off e gas proporzionale. Ha anche freno e retro, il trim è sopra il grilletto. Si alimenta con 2 Stilo AA.
La confezione comprende anche cavalletto, batteria 3,7V 120mAh per la moto e caricabatterie uessebì.
Il telaio ha forcella anteriore e posteriore ammortizzate, l’interruttore è sotto il codolino. Le gomme sono molto soffici e piene, le palline stabilizzatrici laterali sono regolabili in base alle pieghe da voler fare. Appena la si accende inizia subito a girare il motorino del volano centrale che con una cinghia mette in movimento un volano più piccolo sul mozzo posteriore; tutto questo per aiutare a mantenere in equilibrio la moto alle velocità più basse. Dall’altra parte del mozzo c’è ovviamente la corona con il rinvio al motore per la trazione. Un giroscopio centrale consente di muovere il baricentro e far piegare la moto per curvare.
Il controllo non è eccezionale, non perchè manchi di tecnologia ma perchè la moto è in scala 1:20 e la forza di gravità è però sempre 1:1 e di conseguenza anche la forza centripeta, quella che entra in gioco nei cambi sinistra/destra. Il diametro di sterzata senza sbucciare i gomiti a Petrosa è troppo grande, ca 120cm; andando più piano si riduce ma la moto si accascia. E’ pur vero che si riesce a rialzarla da sola senza recupero facendo mezza piroetta ma a quel punto la direzione che si intraprende è random. La velocità max è notevole, quasi esagerata, e per questo un nottolino sul radiocomando consente di limitarla. La tenuta di strada è buonissima ma diventa un fattore secondario se manca la direzionabilità. L’autonomia è di ca 4-5 minuti. Ho provato ad inventare un tracciato nel porticato sotto casa, gli spazi a disposizione erano ampi (scordatevi da subito di giocare in casa!!) ma nulla. Non sono riuscito a completare un giro facendola passare dove volevo io (fare la tara con la scarsità del pilota).
Sono convinto che comprando l’originale un qualcosina di meglio si potesse ottenere, ma in questo caso specifico, quello delle moto da 125g in una scala così piccola non sia la qualità che fa la differenza. E’ tutto il sistema che non andrà mai bene. Come per esempio un sottomarino od una barca a vela nella stessa scala (che già esistono comunque) si trovano immersi in un sistema di forze naturali che ne limitano la giocabilita.
In conclusione sono contento dell’acquisto effettuato, ma non tanto per il modello in sè visto che è già in cantina a prendere polvere, ma perchè avendo avuto una mezza idea di prendermi la Kyosho, quella bella bella, moderna e senza olio di palma, l’aver provato questa mi ha fatto completamente ricredere (parere personale) sulla , manovrabilità e divertimento che mi potessero offrire i 143 euro risparmiati.
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